Marketing (con successo)

**y2ksw** · 30-01-2008, 15:15

Vorrei parlare qui - e non solo - di marketing, per il mese di Febbraio. Ho battezzato il Febbraio per questo scopo, perché effettivamente ho qualcosa da commercializzare, e nello stesso tempo so che non ce lo farò da solo - come molti altri qui.

Molto brevemente: Si tratta nell'applicazione di un sistema di mercato di successo, che richiede però il coinvolgimento di persone, possibilmente motivate. Non è possibile sopravvivere solo con le chiacchiere, e un minimo di impegno è richiesto. E' utile per tutti che hanno qualcosa da vendere, prodotti materiali, oppure servizi. Il sistema non è nulla di magico, né complicato, e non costa nulla (tranne impegno personale). Non è neanche nulla di cui non si è mai sentito parlare. Ci sono due punti cruciali, per farlo funzionare:

Ci vuole un numero consistente di partecipanti. Una manciata di persone non può creare un grande mercato.
Bisogna darsi da fare, condividere le risorse, auitarsi a vicenda, comunicare. Non si guadagna senza fare nulla.

So che questo forum non è il posto ideale per tenere una discussione del genere. Dall'altra parte è un tema che interessa tutti, e qualche centinaio di Euro al mese in più non fa schifo a nessuno, soprattutto quando si tratta di un lavoro onesto e frutto di collaborazione.

**White** · 31-01-2008, 02:54

Sono tutt'orecchie Y2

**y2ksw** · 31-01-2008, 09:08

Benvenuto White. Aspettiamo un po' che ci arrivino altri in questi giorni. Nel frattempo finisco preparare la documentazione.

**y2ksw** · 31-01-2008, 13:33

Come sapranno tutti che hanno un mestiere in proprio, il segreto dell'affare è un costante flusso di denaro, e più che è elevato il flusso, maggiore è il guadagno.

Non importa molto di avere una grossa percentuale di guadagno, se il flusso è forte, in quanto le piccole percentuali si sommano rapidamente.

Nella nostra mentalità si è fissata l'idea che un unico guadagno consistente sia migliore dei piccoli guadagni. Chi ha potuto fare ricerche di mercato a tempo prolungato (2-3 anni) con diversi sistemi di vendita di prodotti o servizi, avrà notato che il guadagno complessivo è molto maggiore con le piccole percentuali che con i guadagni consistenti.

Vantaggi delle piccole percentuali:

alta probabilità di vendita, in quanto più competetitvi;
attrazione della clientela con il portafogli medio-piccolo, cioè la stragrande massa;
maggiore superficie di offerta = più clienti e più interessati;
maggiore impiego di altre risorse e servizi (veicoli, posta ecc) che grazie a queste vendite guadagnano anche loro, e sono più disposti a fare sconti.

Svantaggi:

maggiore quantità di imballo per merci fisici;
maggiore richiesta di spazio di stoccaggio;
maggiore impiego del tempo proprio per la spedizione;

(Ho elencato solo i principali fattori)

Il problema di tutti noi è di creare il flusso di denaro, cioè di dare inizio all'offerta e alla richiesta di merci e servizi. Ovviamente, chi non ha nulla da offrire, non può godere del guadagno

Per vendere, una singola persona si rivolge normalmente alla potenziale clientela con una proposta, ed attende il risultato. Più persone è in grado di contattare, più è probabile che qualcuno si interessa al prodotto. Tuttavia, è difficile indovinare quanto grande sarà la richiesta, che eventualmente supera poi la capacità di gestione, e l'affare muore soffocato.

Nel caso contrario, l'affare non parte, perché non siamo in grado di contattare abbastanza persone, e non sappiamo come pubblicare il prodotto o servizio. E quest'ultima è la norma. La storia si ripete cinque, dieci, cento volte, a secondo la nostra pazienza e capacità di sostenere i costi, e poi finiamo depressi dall'insuccesso ad arrenderci.

Però esiste una strada per uscirci da questo ciclo mortale. Il segreto sta nell'unione delle forze, beni e servizi, senza diretto legame, quindi nessuno obbligo verso l'altro, se non quello del normale venditore di prodotti o servizi. Non è un consorzio, né cooperativa, e non è un'associazione.

E' l'insieme di tante persone ed esperienze disposti a dare una mano per svolgere un determinato compito, non solo all'insieme, ma anche agli altri, dietro regolare compenso. E' l'insieme di persone che contrariamente alla norma, comunicano ed informano tutti dei propri prodotti, e si impegnano anche di comunicare i prodotti e servizi altrui.

Esempio:
Molti di noi hanno siti, dove mostrano la pubblicità Google, perché Google paga per ogni click uno spicciolo. Google paga, perché una grande quantità di persone in ricerca di affari inserisce pubblicità (AdSense).

Se usassimo un nostro sistema, potremmo offrire i nostri servizi su decine, se non centinaia di siti, senza dover temere grosse perdite, come è invece di fatto su Google.

Per poter offrire il servizio di pubblicazione agevolmente, e non escludere nemmeno Google, è necessario comprare un programma che consente l'inserzione di banner e pubblicità. Ci sono anche i programmi gratuiti, con vari difetti.

Io, Giovanni, vendo questo prodotto, ma a differenza di oggi, a un costo molto minore, diciamo 10 Euro, perché c'è la possibilità di avere molti clienti. Per recuperare la spesa, i possessori dei siti dovranno chiedere una quota per la pubblicazione di un banner. Io pago a Pinco Pallino diciamo 1 Euro al mese per il mio banner. Non è molto, ma alla fine dell'anno, il mio banner ha pagato il software, e l'offerente dello spazio ha guadagnato il 20%. Moltiplicato per cento siti, è qualcosa.

Se qualcuno offre lo spazio a 1 Euro al mese, è probabile che presto si interessano molti altri all'offerta, e il guadagno è maggiore. Quando supera una certa soglia, è buona pratica ridurre il prezzo, per attirare ancora più utenze.

In questo modo, si crea il flusso di denaro, si mette in moto qualcosa che garantisce a tutti un guadagno, senza rimetterci!

**y2ksw** · 31-01-2008, 15:33

Scusate i monologhi, ma ho presto finito con la teoria

Il motore per un flusso di denaro è la comunicazione ed informazione chiara. Se qualcuno ad esempio vende mele, dovrà comunicare a tutti il prezzo. Se le mele non hanno prezzo, non ha alcuna possibilità di vendere una, a meno che non trova l'occasionale cliente disposto a pagare una qualunque cifra.

A parte che non è bello indicare qualcuno che vende oggetti e servizi ad occhio, al migliore offerente et al, è impossibile valutare un vantaggio proprio. Io, come sviluppatore software, ho magari bisogno di servizi, che sono anche in grado di fornire, ma eventualmente non mi conviene, soprattutto se esiste qualcosa come un insieme di persone che intendono seguire un progetto come questo, e dove c'è qualcuno che mi può dare una risposta precisa.

Se ad esempio chiedo una cifra per il hosting, la risposta più comune è: dipende. Certo, dipende da molti fattori, ma come cliente voglio sapere da cosa. Non mi fido del calcolo e della benevolenza del fornitore, ma del mio senso di affari.

Una delle tecniche commerciali più usate è l'attrazione del cliente con un'offerta allettante, e poi trattenerlo per infilargli mille altri oggetti e servizi di cui non ha bisogno. Non farlo! Chi è stato vittima di un tale trattamento può comprendere: non torna mai più dal fornitore, e cerca di rimandare tutto al mittente. Chi ha in mente un mercato fluido e stabile, non deve creare clienti scocciati e malcontenti.

Invece è benvenuto l'informazione e il contatto diretto con il cliente. E' benvenuta la domanda se il prodotto sia stato utile, e all'occasione magari mostrare altre offerte in modo molto leggero e non troppo convincenti o addirittura invadenti.

Vorrei perdere anche una parola sullo scambio di servizi fra amici. Uno degli errori più comuni è di trattare gli amici come se loro non dovessero nulla a noi, e noi nulla a loro. Salvo rare eccezioni, si instaura presto un rapporto difficile, dove il proprio tempo e prodotti non valgono più nulla. Ed essendo amici, si perde il conto dei favori, rimettendoci alla fine non solo beni, ma anche l'amicizia.